Duomo

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L’edificio sacro fu costruito tra il 1405 e il 1435, al posto di una pre­cedente chiesa edificata nel sec. XI sui ruderi di un tempio pagano. Sul fianco destro sporgono il campanile a monofore e bifore (eretto tra il 1329 e il 1492) e il battistero, rimaneggiato nel sec. XV, ma costruito su un battistero paleocristiano. L’interno è ricchissimo di testimonianze artistiche di ogni secolo. Segnaliamo soltanto ‑ ai fini della storia giovanile di Don Bosco ‑ la quarta cappella a sinistra, dedicata alla Madonna delle Grazie. La cappella fu costruita per voto, fatto dal consiglio comunale il 2 agosto 1630 in occasione della famosa peste «manzoniana». L’attuale struttura architettonica è opera di Bernardo Antonio Vittone, abbellita nel 1780, terzo cinquantenario del voto. La statua lignea è di Pietro Botto da Savigliano; i quadri laterali, che raffigurano scene della peste, sono dei ticinese Giuseppe Sariga. Ancor oggi, ogni anno fin dal tempo del voto, le autorità municipali rendono omaggio alla Vergine, nel giorno della sua festa, con il canto della Salve Regina. Giovanni Bosco, studente della scuola pubblica, ogni giorno, mattino e sera, viene a pregare di fronte a questa statua, memore della raccomandazione della madre: «Sii devoto della Madonna!». Pregando in questa cappella insieme all’amico Comollo ottiene luce per discernere la propria vocazione. Il 9 giugno 1841, all’altare della Madonna delle Grazie, sacerdote novello, celebra la sua quarta messa. (tratto dal sito del bicentenario)

Orario di apertura:
Nei giorni feriali il Duomo è aperto:

  • dalle 7.30 alle 12.00
  • dalle 15.30 alle 18.30 (escluso il lunedì).)

Sante Messe:
Giorni feriali:ore 8.00 e 9.00
Domenica e giorni festivi: ore 8.00, 9.30, 10.30, 11.30 e 18.00
Sabato: ore 17.00 nella Chiesa di San Filippo (eccetto mesi invernali, luglio e
agosto); ore 18.15 presso il Centro San Francesco.

Confessioni:
Dal lunedì al sabato: dalle 8.30 alle 10.30
Il parroco riceve, per confessioni e colloqui spirituali, il mercoledì dalle
15.30 alle 17.30.
I sacerdoti che confessano in Duomo hanno la facoltà di rimettere la scomunica per l’aborto.